lunedì 4 maggio 2015

Triajur 2015

Il 1° maggio ho partecipato per la terza volta al Triajur, staffetta a squadre di 3 persone. Il primo frazionista doveva percorrere 12km in mountain bike con 1000m di D+, il secondo 3km di corsa con 700m di D+ e l'ultimo la discesa su 5km e 850 metri.
L'organizzazione accetta anche i solisti, ovvero atleti che decidono di affrontare tutte e 3 le frazioni da soli ed è quello che ho fatto io. Negli ultimi anni, avevo già fatto la salita in bici e quella a piedi, allora mi sono fissato una tabella di marcia per provare a rimanere sotto le 2 ore e 15, in modo da avvicinarmi ad un top 10.



Ore 10.00: la partenza è data dal testimonial della gara, il mitico Giorgio di Centa, e tutti partono in piena sui 100 metri di pianura prima di cominciare il duro. Avendo fatto solo 200 kilometri in bici da Gennaio, decido di partire con calma per poi piano piano trovare il mio ritmo. Questa mia decisione si è rivelata positiva, mi sento benissimo e rimonto uno alla volta tutti i concorrenti partiti troppo in fretta. Dopo 4 kilometri di salita mi ritrovo con il mio amico Gianni e finisco la frazione con lui e con il fango che non ci mollerà per tutto il giorno. Rallento un po' all'ultimo kilometro di bici per alimentarmi e finisco la prima frazione in 1 ora 05 e 30 secondi, fresco e contentissimo del mio ottimo tempo.

Mi servono meno di 2 minuti per cambiarmi le scarpe e riparto pronto a sfidare a piedi il resto del Matajur. Conosco il percorso e comincio pianissimo. Dopo 5 minuti cerco di aumentare un po' il ritmo per trovare quello giusto, ma le gambe non rispondono... mi sento in piena forma, il cuore è bassissimo, ma le gambe non vogliono capire niente e, anche quando mi passano 2 frazionisti di squadre, non riesco a seguire. Ho capito tutto: quei pochi  kilometri in bici mi hanno penalizzato, va bene sarà un bel allenamento. Adesso piove, a volte nevica, fa freddo e c'è tanto vento, le scarpe anche se di montagna, non tengono sul terreno che è diventato tutto fango. Stranamente questa atmosfera mi piace tanto, non si vede a 5 metri, mi sento solo, immerso nella nebbia e, anche se non riesco a correre ad un ritmo decente, mi godo questa salita. Arrivo su in 45 minuti e, anche se lento, non ho perso nessun posto tra i solisti.



Adesso non mi rimane che scendere fino al traguardo. Come deciso, parto con calma sui primi metri, dietro 2 frazionisti che vedo insicuri. Dopo qualche minuto e, anche se ho gia più di 1 ora 45 di gara e loro solo qualche metri, parto avanti e aumento il ritmo. Vado allegramente ma senza fare troppo perché ad ogni passo rischio di scivolare. Riprendo ancora 4-5 frazionisti, ma solo squadre... Faccio una discesa corretta in 30'28 e chiudo la mia gara in 2 ore 22, ma con queste condizioni mi accorgo che il cronometro non conta. Sono felice di aver portato a termine questa bella gara, senza fatica eccessiva e, a parte la salita a piedi, gestita bene.

 
Finisco 12° solista su 53 e 39° su 105 se contiamo le staffette, non posso lamentarmi. Non vedo l'ora di essere l'anno prossimo per migliorare dove possibile. Grazie agli organizzatori per la bella gara, siete stati bravissimi sia prima che durante e dopo la gara e non è stato facile con queste condizioni climatiche!!
Complimenti ai compagni di squadra che insieme ad Alessandro Morassi portano il titolo di staffetta a casa per il quarto anno consecutivo!


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