sabato 21 luglio 2018

Combattiamo l'intolleranza

Ora basta, non ne posso più di vedere e sentire tanto odio verso altra gente, sento il bisogno di condividere il mio pensiero. 

Sono uno sportivo amatore lo sapete, mi alleno quasi ogni giorni e faccio tanti sacrifici per arrivare agli obbiettivi che mi sono fissato. Col mio modesto livello vivo un po' del sacrificio che fanno tutto l'anno i professionisti e aspetto ogni anno i grandi eventi dello sport internazionale con grande gioia.
Sono anche francese e vivo in Italia da 7 anni, adoro questi 2 paesi che si assomigliano tantissimo, ma, in questi ultimi giorni, vedere le critiche verso il mio paese di nascita mi fa molto male e non è per niente in linea con i valori che sono quelli dello sport.

La settimana scorsa la Francia ha vinto la coppa del mondo di calcio, ho visto, sentito e letto cose orribili da parte di tanta gente e anche da amici miei e non posso accettarlo. Ognuno è libero di tifare chi vuole, di pensare cosa vuole su una partita, una squadra, una persona, ma non posso capire gli insulti gratuiti fatti a gente che non si conosce neppure e di chi non si sa niente. Non c'è abbastanza cattiveria sulla terra, non ci sono abbastanza guerre? Bisogna ricordarsi da dove veniamo e pesare certe parole. Non ha vinto una squadra africana, la Francia è un paese multi etnico, questa varietà culturale è una nostra forza e ne sono orgoglioso, non siamo una sottospecie come ho spesso letto, non siamo froci senza bidet.. e cito solo questi esempi. Ma dopo la coppa del mondo no ho risposto a nessun insulto, non volevo alimentare questo tipo di pensieri, fino ad oggi.


Sì, fino ad oggi, perché ieri al Tour de France è successo un incidente causato da uno spettatore indisciplinato nei confronti di Vincenzo Nibali. Questo grande campione che ammiro tanto è stato buttato a terra durante la salita dell'Alpe d'Huez e costretto al ritiro. A me dispiace molto perché so cosa sono i sacrifici che fa ogni giorno per arrivare bene al Tour, come mi dispiace tantissimo di nuovo aver letto odio, stupidaggini e cattiveria verso i francesi. Il mio parere è che stiamo perdendo l'educazione, adesso sulle strade del Tour, come nei campi di calcio, ma nella vita in generale, vedo troppo mania di esibirsi che porta a questi comportamenti.

Riflettiamo un po' sui valori che vogliamo trasmettere. Tanti di noi pratichiamo lo sport in primo luogo per mantenersi in salute o per semplice passione, allora mi chiedo come siamo arrivati ad un mondo che usa lo sport così. Basta sport business, protagonismo o esaltazione, siamo tutti esseri umani e dovremo cercare di comportarci decentemente. Che esempio vogliamo dare ai nostri bambini?

Allora lo ripeto: lo sport non è tutto questo, lo sport è una scuola di vita, lo sport è impegno, fatica, educazione e condivisione. Dovrebbe servire ad unire e a combattere l'intolleranza.