martedì 18 dicembre 2018

Ripresa dell'allenamento di corsa


Per 10 giorni non ho indossato scarpe da running, non mi sono allenato e non sono stato attento a quello che mangiavo. Dopo una stagione di corsa mi sono meritato questa pausa e me la sono goduta come si deve. La testa aveva bisogno di staccare e mi sento già ricaricato e iper motivato per dare il massimo. Così oggi pomeriggio sono uscito per una corsa tra amici nonostante i -2 gradi. La voglia di correre era tanta e anche il Garmin non ce la faceva più, il tempo di accenderlo e aveva già trovato i satelliti. Per oggi solo 8 kilometri fatti senza fatica, ad un ritmo lento. Le sensazioni erano buone anche se correvo molto pesantemente. 

Adesso parto per un ciclo di preparazione generale invernale che sarà fatto di qualche corsa, uscite con gli sci di fondo, con gli sci di alpinismo e purtroppo anche di rinforzo muscolare.
Sono anche deciso a trovare un'alimentazione più adatta alla mia pratica sportiva e che mi permetta di passare uno step nella corsa, vedremo.
Spero stiate tutti bene in questo bellissimo periodo pre natalizio. Buone corse experiencerunners.


giovedì 13 dicembre 2018

Test Fitly


La corsa è sicuramente uno degli sport che più riesce a procurare una sensazione di libertà a chi la pratica. Quando andiamo a correre cerchiamo di stare il più leggeri possibile e portiamo con noi il minimo indispensabile. Ma chi di noi esce al giorno d'oggi senza le chiave di casa, lo smartphone, qualche moneta e, spesso e volentieri, qualcosa da bere o da mangiare?
Lo zainetto Fitly potrebbe essere la soluzione ideale: ho testato il sistema e ora posso dirvi qualcosa di più.

Caratteristiche

  • Ergonomico: studiato esclusivamente per essere dimenticato e aderire perfettamente a tutti grazie al suo sistema X-Shape
  • Resistente alla pioggia: il tessuto è water resist e ad asciugatura ultra veloce per permettere di correre anche in condizioni estreme, in più, contiene una tasca impermeabile apposta per mettere il cellulare
  • Funzionale: le numerose tasche permettono di portare molte cose con se, il sistema di chiusura magnetica pettorale permette un attaco rapido e limita qualsiasi ondeggiamento
  • Leggero: con un peso piuma di soli 206 grammi e una repartizione ideale, Fitly sposa alla perfezione il corpo e non ci si accorge neanche di indossarlo
  • Durabile: fatto con il tessuto Cordura, lo zaino promette un'eccezionale durata
  • Anti odore: costruzione con tessuto Scafé, un tessuto innovativo che resiste agli odori
E sul campo?

Le caratteristiche del prodotto sembrano davvero super. Noi runners abbiamo bisogno di prodotti  realmente validi quando corriamo, ho testato Fitly in quest'ottica: ce l'ho da 2 mesi e corro con lui almeno 2 volte a settimana.
La prima sensazione che si ha quando si infila Fitly sulla schiena è quella di avere un prodotto di altissima qualità. La regolazione dello zaino è semplicissima ed intuitiva.
In corsa NON SI MUOVE neanche di 1 millimetro, lo zaino sembra far parte del runner.
Ho provato a fare uscite impegnative sotto un temporale, con il sole, in montagna, ho fatto ripetute. Posso dire che l'ho maltrattato. Ho messo dentro le chiavi di casa, lo smartphone, un gel, delle barrette energetiche, ho provato di tutto. Il verdetto è chiaro: si tratta di un prodotto validissimo e fa il suo lavoro alla perfezione.
Impermeabilità testata e, dopo la mia peggior uscita di 1 ora e mezza sotto il diluvio, cominciava solo ad essere umido all'intero e per me è più che sufficiente. E' diventato il mio miglior amico per le uscite di tutti i giorni ma è ideale anche per andare in giro per la città' camminando!


Il prezzo

Recentemente il prezzo è sceso a 59 Euro e ne vale veramente la pena. A questo prezzo non troverete mai uno zaino uguale. E' la miglior scoperta che ho fatto nei ultimi mesi e sono orgoglioso di essere Ambassador per l'Italia.


Allora cosa aspettate? Fatevelo offrire per Natale o regalatelo ad un vostro caro che corre!

eu.fitlyrun.com


mercoledì 5 dicembre 2018

Telethon Udine,, stafetta 24 per 1 ora, un evento unico in Italia

Lo scorso fine settimana a Udine si è svolta la ventesima staffetta Telethon 24 per 1 ora: un evento straordinario che coinvolge gente da tutto il Friuli per un solo scopo: sostenere la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare. Questo evento è unico in Italia e ogni anno i partecipanti sono sempre più numerosi. Quest'anno ben 560 squadre iscritte per un totale di quasi 14.000 persone!
Da quando sono in Italia ho sempre partecipato correndo 1 ora il più veloce possibile. Per questa settima volta ho fatto un mini pazzia però: 6 giorni dopo aver corsa la maratona, ho corso 2 ore per 2 squadre diverse. Sabato, dopo 8 ore al lavoro, mi sono recato a Udine per correre la mia prima ora con i donatori di sangue di Sutrio, la squadra del mio paesino d’adozione. Per loro non ho altra scelta che dare il massimo. Mi hanno dato fiducia appena arrivato in Italia senza conoscermi e, da allora, non li ho mai traditi. Ho corso dalle 16.00 alle 17.00, partendo senza impostare nessun ritmo, ma solo con la voglia di divertirmi e dare il massimo. Dopo neanche 200 metri mi sono ritrovto in testa con altre due persone e così è stato per 3 giri. Poi, davanti i 2 hanno accelerato un po' mentre io ho deciso di rimanere come sono per godermi l’ora. Mi emoziono sempre a correre quest'evento, c'è un tifo pazzesco e ritrovo tanti amici. Poi quest'anno il nuovo percorso immaginato da Stefano Scaini era davvero fantastico e spero rimanga invariato anche per i prossimi anni.
Ho chiuso la mia prima ora con una media di 3'51 al mio orologio, l'organizzazione mi attribuirà 15.3 kilometri, benissimo! Sono contento di me, ma non sono niente. Ho visto un signore di 80 anni passati che cercava di correre con 2 stampelle, gente in sedia a rotelle dare il massimo sui ciottolati della città, giovani, vecchi, magri, grassi, uomini, donne, tutti riuniti per una solo giusta causa, è questo che mi fa emozionare tanto e credere ancora nell’uomo. Siamo capaci ogni tanto di dare senza chiedere niente in cambio, bisognerebbe solo che succeda più spesso.

Tornando alle mie corse, dopo la mia prima ora, mi sono cambio e ho condiviso con gli amici 2 bicchieri di vin brulé poi mi sono recato al tendone della mia seconda squadra: quella del lavoro, Automotive Lighting. Ho corso dalle 19.00 alle 20.00 e i primi metri sono stati traumatici: le gambe erano dure e non riuscivo ad avere un passo decente.
Mi sono trovato un ritmo di crociera dove non facevo fatica e ho chiuso cosi la seconda ora con 13.6 kilometri per un totale di 29 kilometri in 2 ore, mica male! Ero cotto però, dalla 4.50 di mattina fino alla sera. Giornata lunga e impegnativa ma che mi ha reso fiero di me! Anche voi partecipate a qualche iniziativa del genere?



venerdì 30 novembre 2018

Un viaggio chiamato maratona: la mia Firenze marathon 2018

Da inizio settembre bevo, mangio, dormo e mi alleno pensando alla Firenze Marathon. Domenica era il giorno tanto atteso e non vedevo l'ora di correre. Ma cominciamo il raccontò dall'inizio del week end.


Sono venuto a Firenze con la mia famiglia e Belinda, un'amica che corre in squadra con me, anche lei con la sua famiglia. Ci siamo ritrovati il venerdì sera, dopo una giornata impegnativa per tutti. Personalmente ho lavorato dalle ore 5.30 (dopo una notte senza dormire a causa della nausea) fino alle ore 14.15 in fabbrica e subito siamo partiti per 5 ore di macchina sotto la pioggia. Arrivati a Firenze, tempo di parcheggiare e recarsi in appartamento ed erano già le 20. Mangiamo un buon piatto di pasta e, aspettando Belinda, facciamo un giro in centro. E' la prima volta che vengo a Firenze e sono subito meravigliato. Questa città mi piace davvero tanto e sapere che tra poco più di 24 ore correrò una maratona qui mi entusiasma. 


Il sabato abbiamo come programma di visitare la città. Ho dormito meglio e la pancia non mi fa più male. Usciamo alle 9.00 e giriamo fino a mezzogiorno per Firenze, a parte la pioggia tutto è fantastico. Ci troviamo vicino all'expo Marathon e decidiamo di andare a ritirare i pettorali: sale l'ansia. Adoro la location, qui in mezzo agli stand e ai runners mi sento come a casa e mi rendo conto anche dell'importanza della gara alla quale parteciperò l'indomani. Cerco gli Asics front runner per salutare gli amici che ne fanno parte, ma non li trovo. Il fine giornata continua bene tra visite, preparativi gara e relax. Vado al letto alle 23.00.

Il grande giorno è arrivato, siamo domenica 25 novembre.

Sveglia alle 6.30. Colazione, preparativi e via, direzione la linea di partenza.


Piove e, anche se vestiti, in poco tempo siamo già tutti bagnati. La pioggia non mi da fastidio ma capisco in questo momento che la medaglia oggi bisognerà guadagnarsela. Alle 8.30 viene dato il via, siamo in 7905 a partire da Piazza Duomo sotto la pioggia ma con il tifo dello speaker e con il sostegno di tantissima gente. Sono emozionato e anche se trovo quasi subito il mio ritmo di crociera, faccio fatica a calmare tutte le emozioni che sono in me. Sarà solo dopo 5 kilometri che ritroverò un po' di calma. Corro come da programma a un ritmo di 4'35 al kilometro e mi sento molto tranquillo. Passo al kilometro 10 in 45'30, mi da una proiezione di 3 ore 12 che mi renderebbe super contento. So comunque che la gara è ancora lunga e sto attento, soprattutto perché sento un dolore mai avuto sopra le coscia. 


Resto concentrato, bevo e mi alimento come programmato, ogni 5 kilometri 2 sorsi di gel della SIS e un po' di sali minerali. Aspetto il kilometro 19 con impazienza perché so che ci saranno i miei a farmi il tifo. Ho indicato un tempo di 1 ora 27 per il mio passaggio, sono precisamente in tempo, fresco e rilassato, a parte il dolore alle coscia che per il momento non mi da fastidio. Sono di nuovo emozionato di vederli qui, la maratona è davvero una gara fantastica. Si va avanti, mezza maratona in 1 ora 37, tutto a posto, sempre bagnato, ma contento di essere qui.


Fino al trentesimo va tutto bene, il ritmo è sempre lì e il passo non cambia, ma piano piano le gambe diventano più dolorose e, dal 30 al 37, corro ancora abbastanza ma con un passo sopra i 5 al kilometro. Le gambe fanno male e non capisco perché. Nei lunghi riuscivo ad aumentare il passo e oggi non ce la faccio a tenere il passo imposto.
Al kilometro 38 ripassiamo vicino al Duomo e mia moglie è qui ad incitarmi, ma niente da fare, le gambe sono finite. Anche se sento che sono ancora pieno di energia non riesco a correre decentemente. Alterno con un po' di camminata fino al traguardo con una media di 7 al kilometro per gli ultimi 5 kilometri . Mi dispiace tanto perdere quasi 3 minuti al kilometro ma so che sto portando lo stesso il mio personal best e non sono triste. 


Arrivo al traguardo in 3 ore 30 '42 davanti a miei bimbi, sono di nuovo maratoneta con un miglioramento di 9 minuti, posso essere fiero di me nonostante gli ultimi 10 kilometri. Dopo la linea mi godo il momento insieme ad un amico che mi ha passato nell'ultimo 2000. Ritrovo mia moglie e torniamo in appartamento a riscaldarsi. Sono ghiacciato e ho le labbra viola, ma quanto è stato bello correre a Firenze.

Per 1 ora non volevo più sentire parlare di maratona, sto già pensando alla prossima! La maratona ha un fascino, è la regina delle gare su strada e mi attira sempre di più. Voglio domarla e ce la farò.
E' incredibile che corro la 10 km a 3'38, la mezza a 3'59 e la maratona a solo 4'59! Forse anche per questa ragione mi piace così tanto: è una sfida che porterò a termine.
A quando la prossima?

giovedì 22 novembre 2018

Road to Firenze marathon 2018 , ultimi giorni.


Domenica correrò la mia seconda maratona, comincio ad essere emozionato solo pensandoci. Dopo la mia prima esperienza a Venezia l'anno scorso dove tutto non era andato come speravo, ho a cuore di battere il mio tempo e di correre il meglio possibile, scoprendo un nuova citta.
Ho cercato di allenarmi seriamente e oggi volevo fare un veloce recapitolo della mia preparazione.

Nelle ultime 8 settimane ho corso un totale di 432 kilometri, ovvero 54 a settimana, esattamente come lo scorso anno. Non e un gran numero ma non sono riuscito a fare di più senza avere le gambe durissime. Penso comunque che questi kilometri mi permetteranno di tenere la distanza.
Per quanto riguardano i lunghi ho fatto le distanze seguente 18-21-25-22-28-32-20. Magari un 35 ci voleva ma non ce l'ho fatta. I lunghi da 28 in poi sono passati benissimo e penso di aver trovato il ritmo giusto per la gara, sapremo domenica se ho fatto bene!

Dal anno scorso ho cambiato 2 cose nelle mia preparazione:
  • ho corso i lunghi il più possibile al ritmo maratona e si vede chiaramente con le media dei kilometri fatti le ultime 8 settimane, passata da 11,7 al ora in 2017 a 12.8 quest'anno.
  • ho lavorato molto di più sulla mia alimentazione in gara ed ho imparato a gestirmi con i gel, uso adesso quelli della SIS con i quale mi trovo molto bene.
Voilà, per il momento no ho altro da dire. Spero di divertirmi tanto e di arrivare sulla linea di partenza con tanta voglia di mettermi n gioco.

Ci vediamo A Firenze!



martedì 23 ottobre 2018

Maratonina di Gorizia: la mia gara.

A volte vinci, le altre volte impari.. e mi piace imparare tanto a quanto pare.

Nella mia preparazione per la maratona di Firenze volevo correre una mezza per vedere un po' come va il motore. A ottobre l'unica domenica libera di lavoro cade il giorno della maratonina di Gorizia. Ottimo, mi iscrivo caricatissimo e pronto a dare il massimo.


Per questa gara ho provato quella che sarà la mia alimentazione e gestione pre maratona, così, domenica alle ore 6.30 mi sveglio e comincio il rituale. Arrivo a Gorizia alle ore 8.10, trovo un posto per la macchina in questa città che non conoscevo e vado a ritirare il pettorale. Non pensavo ma vedo tante facce conosciute, tra cui amici come Federico, Cristian, Aleksandra, Alessandro e Mattia che sono molto contento di ritrovare. Faccio anche conoscenza con Marco, un nuovo atleta tesserato con la mia squadra, sicuramente avremo tante altre discussioni sulla nostra passione comune. La corsa è anche questo: momenti condivisi con amici, non solo gara e tempi, e sono contento di poterlo sottolineare oggi. I rapporti umani sono molto importanti e dobbiamo cercare di coltivarli. Ma torniamo alla gara.


Dopo 3,5 kilometri di riscaldamento, partiamo in 500 runners dal centro di Gorizia per 21.1 kilometri di viaggio. Non mi sono impostato un ritmo di gara, ho solo voglia di correre e divertirmi, così quando passa vicino a me il mio amico Alessandro mi metto dietro e seguo il suo passo. Mi lascio tirare dal mio entusiasmo e i primi kilometri volano via ad un ritmo troppo veloce sicuramente, anche se corsi con 50 metri di dislivello negativo. Passo al kilometro 5 in 19 minuti tondi, bene ma cosciente che per una mezza è comunque troppo rapido per me. Ormai non m'importa, sono qui per correre, quindi corro.


Dal 5 al 10 si ritorna in su dopo aver corso vicino al fiume Isonzo e si passa di nuovo sulla linea di partenza. Il ritmo non può fare altrimenti che calare ma sto bene e passo lo stesso ai 10 in 39'56. Da questo momento in poi andiamo a fare un giro in Slovenia dove il percorso è molto più pianeggiante fino al traguardo. Mentre i kilometri 11 e 12 passano sui 15 di media, durante il 13 sento un dolore come una scossa nel gluteo destra e faccio fatica ad allungare la gamba. Rallento un po' ma non riesco a riprendere un ritmo più allegro. Forse ho esagerato troppo prima, forse non ho recuperato dei turni di notte, non cerco scuse, ma decido di finire in relax al lento intorno a 5 - 5'10 al kilometro.


Mi godo il super percorso e a questo ritmo il dolore quasi sparisce. Chiudo la mia gara in un po' più di 1 ora 34. Sono a 10 minuti del mio personale e tanti diranno che ho sbagliato a correre così. Sicuramente avranno ragione, ma avevo bisogno di farlo, adesso ho la mente libera e sono pronto a fare fatica nei prossimi lunghi in vista di Firenze! Per migliorare sulla mezza ho tanto tempo.


Intanto una nuova settimana comincia e ho appena ricevuto le mie nuove scarpe, quindi vi saluto e vado a provarle!



domenica 7 ottobre 2018

Allenamento #FirenzeMarathon settimana 2/9


Continua il mio allenamento per Firenze e, per il momento, tutto sta andando bene. Ho aumentato notevolmente il numero di kilometri questa settimana per riuscire a farne 74.5. Non voglio esagerare ed ho cercato di ascoltare il mio corpo prima di tutto. Ho fatto il lavoro e sono andato a cercare di più quando sentivo che il mio corpo me lo permetteva. Ottima settimana secondo me, sia dal lato fisico che dal lato mentale, la gara di sabato mi ha fatto capire che nonostante le gambe fossero stanche, ho un buon margine e riesco ad aumentare il passo più di quello che pensavo. 

Lunedì - riposo 
Martedì - 21 kilometri in solitario a ritmo maratona, in realtà un po' più veloce anche                    se le gambe oggi fanno male, media 4'27 contro 4'35 mirato
Mercoledì - corsa rigenerante con Belinda, 8 kilometri a 5'26
Giovedì - giro in bici e camminata tutto con i bambini, riposo in poche parole

Venerdì - al mattino corsa con 5 volte 1'30 veloce, 8 kilometri a 4'55, brutte sensazioni
                   al pomeriggio mi sento meglio, riparto per 8 kilometri in relax
Sabato - gara di corsa di mezza montagna con record personale, in tutto 11.7 kilometri
Domenica - partito per 1 ora di lento, torno con 1 ora 23 e 16 kilometri di collinare,                           con gli ultimi 3 kilometri a 3'45.



Come vedete è stata una settimana abbastanza impegnativa sia per il volume inabituale per me che per l'intensità con la gara e, comunque, è andato tutto meglio del previsto. La prossima settimana è di scarico, bisogna lasciare al corpo il tempo di assimilare i lavori fatti e di recuperare, che ne dite?

Continuate a seguirmi sui social Instagram e Facebook, e buona settimana runners!

domenica 30 settembre 2018

Allenamento #FirenzeMarathon settimana 1/9


Prima settimana di vero allenamento dedicato alla preparazione della maratona di Firenze. Imparo dal passato e cerco di impegnarmi seriamente con un programma di allenamento e un'alimentazione/idratazione adeguate. Chiudo la settimana con 65 kilometri e, per il momento, tutto è sotto controllo.

Lunedì - 10 kilometri di lento a 5'08 per recuperare dalla gara di domenica
Martedì - riposo tra 2 notti di lavoro
Mercoledì - corsa a sensazione con un amico: 30 minuti di lentissimo, poi 5 minuti di medio e 1                             minuto di veloce
Giovedì - lungo a ritmo maratona, 17.5 kilometri a 4'32 su percorso nervoso.
                Al pomeriggio giro in bici con in bambini 30 minuti
Venerdì - lento di recupero 40 minuti a 5'10
Sabato - previsto riposo, ma ho fatto 5 ore di camminata con i bambini in montagna: 11 kilometri e                   920 metri di dislivello fino quota 2420
Domenica - lento con finale, 11 kilometri a 5'14

Come si vede è stata una settimana con poca intensità ma più volume del solito. Devo abituare il mio corpo a correre su strada, allora vado step by step. 
La prossima settimana sarà già più impegnativa con un lungo di 21 kilometri e una gara. 
Stay tuned e intanto seguitemi su strava oppure su Instagram!


lunedì 24 settembre 2018

Il mio prossimo obiettivo: la #Firenzemarathon

Oggi è un giorno speciale, oggi comincia una nuova sfida che ho in testa già da mesi: la mia preparazione per la maratona. Sono un trail runner ma la corsa su strada mi attira parecchio, in particolare la maratona perché è una gara che mi fa emozionare e, dopo la prima esperienza l'anno scorso, non vedevo l'ora di ricominciare.

Ho deciso di partecipare alla maratona di Firenze: il 25 Novembre. Scoprire una nuova città mi dà molta carica, senza dimenticare che si tratta di una delle maratone italiane più prestigiose. Devo anche dire che la data mi permette di prepararmi abbastanza bene e di riabituare le mie gambe ad allungare il passo e non più a salire in cima alle montagne.

Mi restano 9 settimane per essere pronto e vivrò questa avventura sul blog e sui social insieme a voi, quindi non esitate a lasciarmi messaggi di incoraggiamento, consigli, oppure, condividere la vostra esperienza se anche voi vi preparate ad affrontare la sfida maratona.
Il tempo a disposizione non è tanto, molti si preparano in almeno 12 settimane, ma sono convinto che basterà. Sto bene e so di cosa ho bisogno per arrivare in forma il 25 Novembre.
Partiamo per settimane di fatica e di sacrifici, ma in questi giorni non soffrirò: li vivrò intensamente e con passione.

Dai cominciamo #Firenzearrivo #IocorrolaFirenzeMarathon


lunedì 10 settembre 2018

Di nuovo maratona?


Siamo a inizio settembre, la scuola è ricominciata e ormai gran parte delle gare in montagna alle quali volevo partecipare sono passate. Mi sono divertito molto a correre per i monti ed ho scoperto luoghi favolosi che mi hanno caricato di energia positiva. Adesso, però, è ora per me di passare alla seconda parte della mia stagione che dalla montagna mi porterà su strada. Ho un conto in sospeso con la maratona ed è ora di prepararmi sul serio.

Vi ricordate l'anno scorso? Mi ero impegnato nella sfida di Runner's world per correre la maratona di New York, non era andata a buon fine e mi ero ripiegato su quella di Venezia. La mia prima maratona era andata male, diciamo piuttosto che non era andata come previsto. Chiusa in 3 ore 39 ' 27 e ancora oggi non vedo l'ora di migliorare questo tempo, nonché rivivere l'emozione di finire una nuova maratona. 

Però, dopo i fastidi conosciuti nel corso del mese di agosto, non sono sicuro al 100% di poter fare una maratona questo autunno, devo comunque dire che mi sto allenando di nuovo correttamente le probabilità aumentano giorno dopo giorno. Poi, la voglia di correre di nuovo questa distanza mitica è troppo grande, quindi darò il massimo per trovarmi un obiettivo. A dire la verità uno ce l'avrei, ve lo svelerò presto!

Chi di voi si è già iscritto ad una maratona? Quale? Vi state già preparando?

lunedì 27 agosto 2018

Infortunio: non ti temo!


Una settimana fa ho partecipato alla staffetta 3 rifugi dove ho corso la frazione in discesa. Purtroppo durante la gara sono caduto ed ho battuto con la schiena, poi ho corso male sicuramente per compensare il dolore ed ho peggiorato il tutto. Il giorno dopo mi si è bloccata la schiena così per 7 giorni ho dovuto stare a riposo…

Oggi, dopo il lavoro, i dolori sembravano spariti, così ho deciso di provare a fare una corsa. Ho fatto 4 kilometri su erba e le gambe sono piuttosto buone, però sento che la schiena mi da' fastidio come il gluteo destro. Non mi arrendo. Questa settimana farò camminate con i bastoncini e magari un po' di bici senza esagerare. 
Per il momento non mi allarmo, sono sicuramente infiammato e devo cercare di risolvere il problema senza stressarmi. Sono convinto che bisogna essere sempre positivi. 

Se qualcuno ha dei consigli da darmi li accetto volentieri. Buona settimana a tutti e buone corse!



venerdì 3 agosto 2018

Trail delle Orchidee... ritiro


Domenica scorso si è svolta una gara fantastica alla quale volevo partecipare da un po' di tempo: il trail delle Orchidee. Il trail si svolge nelle Dolomiti friulane, tra la Carnia e il Cadore, su un percorso impegnativo quanto straordinario di 46 kilometri e 3000 metri di dislivello. La partenza era fissata alle ore 7.00 dal Rifugio Tita Piaz, tra i 250 concorrenti c'ero anch'io, deciso a dare il mio meglio nonostante la paura di affrontare una sfida del genere.

La mia tecnica di gara è semplice: voglio partire con calma sulla prima metà di gara che è molto difficile (in 18 km si fanno 1800 metri di dislivello), e tenere le energie per la seconda parte, più veloce e dove si deve correre maggiormente. Sembra facile…


La partenza viene data in orario e mi ritrovo subito sui 20-25 primi, come deciso cerco di risparmiare le energie al massimo e faccio le prime salite camminando con i bastoncini. Sto bene e sento che le gambe vanno forte e che usare i bastoncini mi aiuta parecchio nella salita lunga. Dopo neanche 20 minuti di gara mi ritrovo a correre insieme ad un mio amico, Massimo, e siamo tutti 2 d'accordo sulla marcia da prendere, allora mi godo il panorama incredibile che ci offre il Clap Savon e approfitto per idratarmi bene e assumere un gel.


 Nella discesa che porta al primo cancello orario mi lascio andare giù e passo qualche corridore fino a ritrovarmi 14° assoluto. Sto da Dio e le gambe rispondono alla grande. Qui prendo 5 minuti per mangiare e bere bene, poi riparto per una parte di gara più facile.

Neanche fatto 1 kilometro comincio ad avere mal di pancia… fatico a correre e mi piego in 2 di continuo. Cerco di bere, di riprendere il mio fiato e cammino per 6 kilometri cercando di capire il mio problema. Ma non c'è niente da fare: il dolore non passa e faccio anche fatica a camminare sul piano. 
Arrivo a mala pena al ristoro del kilometro 27 dove decido di ritirarmi, prima volta DNF per me. Che senso ha andare avanti così, camminando per dirmi che l'ho finita, non devo dimostrare niente a nessuno. La distanza l'ho già fatta, non è una sfida per me, è un'esperienza da vivere e, oggi, non è giornata, allora meglio fermarmi qua.
Ho altri progetti che voglio portare avanti quest'anno e non posso giocarmi tutto per finire a tutti i costi. Mi dispiace tantissimo e sono anche arrabbiato con me ma, adesso con il senno di poi, penso di aver preso la decisione giusta, adesso si guarda avanti.


Anche se non ho chiuso la gara, mi sono divertito un sacco e mi è piaciuto davvero tanto il percorso, tornerò nel 2019 e consiglio a tutti di venire perché merita. Ringrazio l'organizzazione per tutto, il percorso, l'aiuto dopo il ritiro, la gentilezza, siete stati perfetti.

sabato 21 luglio 2018

Combattiamo l'intolleranza

Ora basta, non ne posso più di vedere e sentire tanto odio verso altra gente, sento il bisogno di condividere il mio pensiero. 

Sono uno sportivo amatore lo sapete, mi alleno quasi ogni giorni e faccio tanti sacrifici per arrivare agli obbiettivi che mi sono fissato. Col mio modesto livello vivo un po' del sacrificio che fanno tutto l'anno i professionisti e aspetto ogni anno i grandi eventi dello sport internazionale con grande gioia.
Sono anche francese e vivo in Italia da 7 anni, adoro questi 2 paesi che si assomigliano tantissimo, ma, in questi ultimi giorni, vedere le critiche verso il mio paese di nascita mi fa molto male e non è per niente in linea con i valori che sono quelli dello sport.

La settimana scorsa la Francia ha vinto la coppa del mondo di calcio, ho visto, sentito e letto cose orribili da parte di tanta gente e anche da amici miei e non posso accettarlo. Ognuno è libero di tifare chi vuole, di pensare cosa vuole su una partita, una squadra, una persona, ma non posso capire gli insulti gratuiti fatti a gente che non si conosce neppure e di chi non si sa niente. Non c'è abbastanza cattiveria sulla terra, non ci sono abbastanza guerre? Bisogna ricordarsi da dove veniamo e pesare certe parole. Non ha vinto una squadra africana, la Francia è un paese multi etnico, questa varietà culturale è una nostra forza e ne sono orgoglioso, non siamo una sottospecie come ho spesso letto, non siamo froci senza bidet.. e cito solo questi esempi. Ma dopo la coppa del mondo no ho risposto a nessun insulto, non volevo alimentare questo tipo di pensieri, fino ad oggi.


Sì, fino ad oggi, perché ieri al Tour de France è successo un incidente causato da uno spettatore indisciplinato nei confronti di Vincenzo Nibali. Questo grande campione che ammiro tanto è stato buttato a terra durante la salita dell'Alpe d'Huez e costretto al ritiro. A me dispiace molto perché so cosa sono i sacrifici che fa ogni giorno per arrivare bene al Tour, come mi dispiace tantissimo di nuovo aver letto odio, stupidaggini e cattiveria verso i francesi. Il mio parere è che stiamo perdendo l'educazione, adesso sulle strade del Tour, come nei campi di calcio, ma nella vita in generale, vedo troppo mania di esibirsi che porta a questi comportamenti.

Riflettiamo un po' sui valori che vogliamo trasmettere. Tanti di noi pratichiamo lo sport in primo luogo per mantenersi in salute o per semplice passione, allora mi chiedo come siamo arrivati ad un mondo che usa lo sport così. Basta sport business, protagonismo o esaltazione, siamo tutti esseri umani e dovremo cercare di comportarci decentemente. Che esempio vogliamo dare ai nostri bambini?

Allora lo ripeto: lo sport non è tutto questo, lo sport è una scuola di vita, lo sport è impegno, fatica, educazione e condivisione. Dovrebbe servire ad unire e a combattere l'intolleranza. 

domenica 10 giugno 2018

-7 alla Skyrace Carnia


Domenica prossima,  a Laghetti, avra luogo l'11 skyrace Carnia che sarà anche campionato italiano master dy sky! E' la gara più importante per tanti di noi e per noi che corriamo sempre su questi sentieri ha qualcosa di speciale in più. Il percorso lungo 24.5 kilometri ha un dislivello positivo complessivo di 2004 metri e si svolge in posti incredibili, nonché sui sentieri della grande guerra. Oggi sono andato a fare un giro sul percorso e vi allego qualche foto per invogliarvi a partecipare!


 

A fianco della classicissima International SkyRace Carnia, nasce sullo stesso percorso, la 1ª Edizione della Staffetta Skyrace Carnia.
La Staffetta SkyRace Carnia sarà composta da due atleti/e che percorreranno lo stesso tracciato della SkyRace suddiviso in due frazioni.
La 1^ frazione da località Laghetti a Passo di Monte Croce Carnico della lunghezza di km 15,000 con un dislivello positivo di m 1.470;
La 2^ frazione da Passo di Monte Croce Carnico a località Laghetti della lunghezza di km 9,500 con un dislivello positivo di m 534. Io parteciperò a questa formula insieme al mio caro amico Francesco!


Vi invito tutti ad iscrivervi a una delle 2 formule, non sarete delusi perché questa é la più bella gara che io abbia mai fatto! Se vi iscrivete entro stasera avrete il vostro pettorale personalizzato con il vostro nome, correte sul sito http://skyracecarnia.it/ e per qualsiasi domanda non esitate a contattarmi!


mercoledì 30 maggio 2018

Giro lungo in montagna, sognando ultra

Oggi niente lavoro, i bimbi sono a scuola e mia moglie al lavoro. Cosa potrei fare di bello? Nessun dubbio: un bel giro in montagna!


Così, mi sono alzato senza sveglia e mi sono preparato per un giro che da tempo volevo provare. Dopo aver fatto il pieno di acqua, vestiti e giacca, barrette e panino, una coca… eccomi pronto per partire. Non sono molto bravo a fare salite lunghe e proprio per questo ho deciso di mettermi alla prova: parto in su con una prima rampa con 1350 metri di dislivello da scalare, poi non ho una strada bene definita, ho diverse cime da poter fare e le gambe decideranno.


Le prime rampe della salita sono molto ripide ma vado con il mio passo e mi godo il bosco che mi circonda e la fatica si fa sentire meno, incontro un cervo ma non sono abbastanza rapido per scattare una bella foto, la foto ce l'ho io in testa, che meraviglia vederlo scappare via come se fosse in piano. 


Dopo 1 ora e 45 arrivo in cima alla Creta di Timau, a quota 2217 slm, non ho fatto fatica e sono davvero fiero di me. Dopo una pausa foto scendo giù fino a quota 1950 dove decido di salire sulla cima Avostanis, a quota 2193 slm,  passando sopra il lago con un passaggio molto suggestivo. Lassù faccio un'altra sosta per apprezzare il panorama e mangiare il mio buon panino, super! 



Scendo giù di nuovo e, arrivato a quota 1750, vedo un sentiero che parte sulla sinistra, sulla mappa vedo che porta al monte Scarniz dove non sono mai stato, le gambe stanno bene e così decido di proseguire. All'inizio di questa salita mi sono detto che forse era troppo e che guardare i video della Zegama Marathon mi aveva gasato un po' troppo ma non cambio idea. Salgo sul sentiero che sembra stato disegnato con un pennello sul fianco della montagna, un rapace mi gira intorno e tra una cosa e l'altra in neanche mezzora sono arrivato su a 2199 metri slm. 



Faccio la foto di rito e torno giù direzione malga Pramosio, dove mi bevo una buona birra e riempio le borraccia d'acqua, godendomi il panorama mozzafiato che offre il posto, poi riparto prendendo la strada forestale in direzione di Cleulis dove ho lasciato l'auto. 


In giù corro senza tirare ma sento che le gambe stanno ancora bene girando sui 4'45 al kilometro: che sensazione fantastica. Chiudo il mio giro con 27.87 kilometri al Garmin e 1885 metri di dislivello positivo fatti alla media di 6.3 kilometri orari, pause incluse.


E' un ritmo tranquillo, ma il piacere enorme trovato lassù e le sensazioni mi fanno sognare a qualche gara più lunga del solito. Sarà a forza di guardare l'ultra trail world tour in tv ma ho voglia di iscrivermi ad una gara che mi faccia sognare, che mi faccia crescere e qualche idea già ce l'ho. Sono più bravo a correre gare di mezzora ma voglio fare quello che mi sento di essere e mi sento trail runner.

Cosa dite voi, sarei capace di chiudere un 60-70 kilometri in montagna?