venerdì 3 novembre 2017

Dubbi e riflessioni da runner.

Stamattina ho fatto un allenamento lungo e intenso di preparazione per la mezza maratona ed ho faticato parecchio a tenere il ritmo che mi ero prefissato. Così, correndo, la mia mente si è persa in un misto tra dolore, fatica e dubbi, e mi sono messo a pensare a questo post. Mi sono sforzato a trovare delle soluzioni a miei dubbi, che forse un giorno o l'altro sono stati anche vostri.


Mi sento stanco e le gambe mi fanno male.

Nessuno ha detto che correre è facile e, tra impegni familiari e lavoro su 3 turni, non è sempre facile trovarsi un po' di tempo per allenarsi correttamente. Poi, se ci mettiamo il buio, la pioggia, la stanchezza, la mia alimentazione un po' troppo anarchica.. diventa facile rimandare un allenamento difficile o trovare delle scuse. Dopo la maratona di Venezia ho riposato bene e sento che la testa è pronta a fare di nuovo fatica, però le gambe sono dure e mi fanno male quando spingo.

Ho scelto di correre perché mi fa bene e migliora la mia vita, non perché voglio vincere gare. Certo, cerco sempre di fare del mio meglio ma non è la fine del mondo se ogni tanto una gara va male, ci sta. Correre è un più nella mia vita. Non devo cercare di seguire regole o modelli impostati dai social o dal mondo che mi circonda, esco a correre per avere questo momento per me e quello che succede in gara è solo e unicamente la ciliegina sulla torta. Arriva però il mio secondo dubbio.

Riuscirò a correre la mezza al ritmo che mi sono prefissato?

Ho corso solo 1 volta la mezza maratona, anni fa, e l'avevo chiusa in 1 ora 36, non soddisfatto di me. Da quel giorno sono migliorato molto e in allenamento per la maratona ho fatto il mio personale sulla distanza da solo in 1 ora 29 e 49. Così, le mie aspettative, come quelle dei miei amici sportivi, sono cresciute parecchio. E per questa mezza conto di fare 1 ora e 25, ma stamattina i dubbi mi hanno fatto perdere la fiducia. Il ritmo lo soffro troppo e non mi sento pronto a tenerlo per 21 kilometri. Ho paura di deludere la gente che mi sta vicino e crede in me. Ma devo imparare che corro per me e non per gli altri. Non devo ingannare me e credermi più forte di ciò che sono. 1 ora 29 è il mio PB e quindi è quello il mio livello e il tempo che devo cercare di abbattere, punto.

Dubbi ne abbiamo tutti e ne avremmo sempre, l'importante è ricordarsi perché corriamo ed essere fedeli a noi stessi! Se questo articolo aiuta anche solo una persona a ritrovare la positività persa, sarò felicissimo! Vi saluto con un passaggio tratto dal libro " l'Arte di correre" di Murakami che mi da tanto da pensare:

"Davanti agli altri bene o male si possono trovare dei pretesti,
ma ingannare se stessi è impresa ben più ardua."

4 commenti:

  1. e se la risposta fosse qui? http://www.runlovers.it/2017/perche-sara-dossena-perde-tempo-con-il-triathlon/

    meno corsa e qualche allenamento diverso? magari con la bici (con marco!)
    Che ne pensi?
    Non deluderai nessuno in ogni caso! Ci sarai al trail del calvario a gorizia il 26? Ciao da ts, Mat

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    1. Grazie per il link, si sicuramente e una buona cosa fare bici o nuoto, pero al mio livello amatoriale e con gli impegni non riesco tanto a trovare il tempo ;) A Gorizia non penso che esco del turno di notte. A presto Mat.

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    2. e allora una birretta in zoncolan a dicembre!

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