Da inizio settembre bevo, mangio, dormo e mi alleno pensando alla Firenze Marathon. Domenica era il giorno tanto atteso e non vedevo l'ora di correre. Ma cominciamo il raccontò dall'inizio del week end.
Sono venuto a Firenze con la mia famiglia e Belinda, un'amica che corre in squadra con me, anche lei con la sua famiglia. Ci siamo ritrovati il venerdì sera, dopo una giornata impegnativa per tutti. Personalmente ho lavorato dalle ore 5.30 (dopo una notte senza dormire a causa della nausea) fino alle ore 14.15 in fabbrica e subito siamo partiti per 5 ore di macchina sotto la pioggia. Arrivati a Firenze, tempo di parcheggiare e recarsi in appartamento ed erano già le 20. Mangiamo un buon piatto di pasta e, aspettando Belinda, facciamo un giro in centro. E' la prima volta che vengo a Firenze e sono subito meravigliato. Questa città mi piace davvero tanto e sapere che tra poco più di 24 ore correrò una maratona qui mi entusiasma.
Il sabato abbiamo come programma di visitare la città. Ho dormito meglio e la pancia non mi fa più male. Usciamo alle 9.00 e giriamo fino a mezzogiorno per Firenze, a parte la pioggia tutto è fantastico. Ci troviamo vicino all'expo Marathon e decidiamo di andare a ritirare i pettorali: sale l'ansia. Adoro la location, qui in mezzo agli stand e ai runners mi sento come a casa e mi rendo conto anche dell'importanza della gara alla quale parteciperò l'indomani. Cerco gli Asics front runner per salutare gli amici che ne fanno parte, ma non li trovo. Il fine giornata continua bene tra visite, preparativi gara e relax. Vado al letto alle 23.00.
Il grande giorno è arrivato, siamo domenica 25 novembre.
Sveglia alle 6.30. Colazione, preparativi e via, direzione la linea di partenza.
Piove e, anche se vestiti, in poco tempo siamo già tutti bagnati. La pioggia non mi da fastidio ma capisco in questo momento che la medaglia oggi bisognerà guadagnarsela. Alle 8.30 viene dato il via, siamo in 7905 a partire da Piazza Duomo sotto la pioggia ma con il tifo dello speaker e con il sostegno di tantissima gente. Sono emozionato e anche se trovo quasi subito il mio ritmo di crociera, faccio fatica a calmare tutte le emozioni che sono in me. Sarà solo dopo 5 kilometri che ritroverò un po' di calma. Corro come da programma a un ritmo di 4'35 al kilometro e mi sento molto tranquillo. Passo al kilometro 10 in 45'30, mi da una proiezione di 3 ore 12 che mi renderebbe super contento. So comunque che la gara è ancora lunga e sto attento, soprattutto perché sento un dolore mai avuto sopra le coscia.
Resto concentrato, bevo e mi alimento come programmato, ogni 5 kilometri 2 sorsi di gel della SIS e un po' di sali minerali. Aspetto il kilometro 19 con impazienza perché so che ci saranno i miei a farmi il tifo. Ho indicato un tempo di 1 ora 27 per il mio passaggio, sono precisamente in tempo, fresco e rilassato, a parte il dolore alle coscia che per il momento non mi da fastidio. Sono di nuovo emozionato di vederli qui, la maratona è davvero una gara fantastica. Si va avanti, mezza maratona in 1 ora 37, tutto a posto, sempre bagnato, ma contento di essere qui.
Fino al trentesimo va tutto bene, il ritmo è sempre lì e il passo non cambia, ma piano piano le gambe diventano più dolorose e, dal 30 al 37, corro ancora abbastanza ma con un passo sopra i 5 al kilometro. Le gambe fanno male e non capisco perché. Nei lunghi riuscivo ad aumentare il passo e oggi non ce la faccio a tenere il passo imposto.
Al kilometro 38 ripassiamo vicino al Duomo e mia moglie è qui ad incitarmi, ma niente da fare, le gambe sono finite. Anche se sento che sono ancora pieno di energia non riesco a correre decentemente. Alterno con un po' di camminata fino al traguardo con una media di 7 al kilometro per gli ultimi 5 kilometri . Mi dispiace tanto perdere quasi 3 minuti al kilometro ma so che sto portando lo stesso il mio personal best e non sono triste.
Arrivo al traguardo in 3 ore 30 '42 davanti a miei bimbi, sono di nuovo maratoneta con un miglioramento di 9 minuti, posso essere fiero di me nonostante gli ultimi 10 kilometri. Dopo la linea mi godo il momento insieme ad un amico che mi ha passato nell'ultimo 2000. Ritrovo mia moglie e torniamo in appartamento a riscaldarsi. Sono ghiacciato e ho le labbra viola, ma quanto è stato bello correre a Firenze.
Per 1 ora non volevo più sentire parlare di maratona, sto già pensando alla prossima! La maratona ha un fascino, è la regina delle gare su strada e mi attira sempre di più. Voglio domarla e ce la farò.
E' incredibile che corro la 10 km a 3'38, la mezza a 3'59 e la maratona a solo 4'59! Forse anche per questa ragione mi piace così tanto: è una sfida che porterò a termine.
A quando la prossima?