martedì 24 ottobre 2017

Venice marathon done! Sono un maratoneta!!!!

"Non sei un vero atleta se non fai almeno una maratona"


Queste parole di una mia amica ora le capisco. Pensavo di essere un vero atleta avendo corso gare di tutti tipi, anche a buon ritmo, ma quanto mi sbagliavo! La maratona è una gara a parte ed è per questo che ogni corridore, un giorno o l'altro nella sua vita, sogna di farne una. L'ho sognata anch'io per tanti anni ed ora è arrivato il mio giorno. Torniamo un po' indietro.


La preparazione


Mi sono preparato grazie al contest #MyFutureSelfNy organizzato da Runner's World e New Balance che mi doveva portare a New York ma, come già sapete, non ho vinto e così ho deciso di correre a Venezia, 10 giorni dopo aver appreso la notizia. Pensavo di essere pronto ma forse mi mancava 1 lungo o 2, o forse non ho riposato abbastanza prima...

Il giorno prima


Parto da casa con tutta la mia famiglia e il sabato passa veloce tra shopping, ritiro pettorale e arrivo in albergo a Mestre. Non ho nessuna pressione e la cosa mi sembra strana perché di solito sono piuttosto nervoso.


Arriva il grande giorno


Mi alzo presto, intorno alle 6.00 di mattina e senza sveglia, il materasso mi dà fastidio e non dormo tanto bene. Faccio la mia solita buona colazione e chiamo il taxi per portarmi a prendere il bus a Mestre. Niente taxi disponibile ma dopo 3-4 tentativi mia moglie e i bambini, già svegli, decidono di accompagnarmi alla stazione in macchina. Colpo di scena: siamo bloccati nel parcheggio dell'hotel con la macchina, il telecomando del cancello automatico non funziona, così provo a richiamare il taxi e, finalmente, dopo numerosi tentativi ne trovo uno ed arrivo giusto in tempo per prendere il pulmino che mi porta a Stra. La giornata comincia bene...


Il bus è pieno e mi ritrovo in piedi a dondolare seguendo le curve della strada che mi sembra  lunghissima e quando penso che dovremo rifarla al ritroso mi viene l'ansia. Finalmente ci siamo, seguo il percorso per lasciare la mia sacca poi vado nella gabbia di partenza. Ora non posso più rinunciare e devo correre. Adesso che ci sono comincio a stressare, oggi divento un maratoneta, non ho via di fuga.


Partenza come da programma


Siamo 8.000 sulla linea di partenza e mi rendo conto di prendere parte ad un evento davvero grandissimo, siamo addirittura venuti da 77 paesi diversi per correre qui in una delle città più belle al mondo. Dopo l'inno nazionale, eccoci partiti tutti all'assalto di Venezia. Parto come previsto con calma e, piano piano, mi metto a ritmo deciso seguendo il cuore. Tutto va benissimo e non ho né fastidi né stanchezza. Passo ai 10.000 in 43'16, quasi annoiato ad andare così lento. Continuo il mio percorso a questo ritmo e il cuore non molla. Sono contento e cerco di idratarmi bene per tenere le gambe buone per dopo. Al 19°, prima del ristoro d'acqua, prendo un gel come in allenamento poi bevo con calma. Tutto ok e passo al 20° in 1 ora 27 sempre con lo stesso ritmo.


La crisi


Sento però che qualcosa non va. Faccio fatica a tenere il passo e, di colpo, mi fa molto male la pancia. Rallento un po' ma non passa. Non so cosa succede ma immagino che il gel mi abbia fatto male. Mi tocca camminare alcuni pezzi e mi trascino per ben 6 kilometri prima che il dolore passi. Però non riesco più a correre decentemente, ho le gambe vuote e mi sembra di non avere più energie. Non capisco niente, in allenamento riuscivo a correre sotto i 4 dopo 32 kilometri e qua mi trascino a 6 dopo neanche 28 kilometri fatti.


Non mollo


Restano 14 kilometri ma anche se saranno terribili, è la mia prima maratona e voglio portarla a termine e passare davanti a mia famiglia all'arrivo. Alterno corsa e camminata su tutto il ponte della Libertà. Faccio 1 kilometro alla volta e penso solo ad arrivare agli ultimi 3 per godermi l'arrivo con la folla in mezzo a Venezia. Mi sorpassano in tanti e un po' mi vergogno di non trovare la grinta necessaria a rilanciarmi, ma non so perché non ce la faccio. Vedo passare uno dopo l'altro i pacemakers, ovvero coloro che ti aiutano a finire la gara in un tempo prestabilito: 3 ore 10, 3ore 20 e anche 3 ore 30.... non l'avrei pensato prima, ma così sto imparando ed è giusto.


14 ponti verso l'arrivo


Mancano solo 3 kilometri e la folla mi ha ridato forza, le emozioni sono tante e Venezia è fantastica. Non faccio nessuna fatica, non accelero ma non faccio sforzi. Mi godo ogni metro, ogni bambino a chi do il 5. E dopo il passaggio in piazza San Marco, quando vedo i miei bimbi le emozioni sono troppe e non riesco a trattenerle, sono fiero di essere qua con loro. Mi fermo, li abbraccio e riparto verso il traguardo che taglio in 3 ore 39 e 27....
Il tempo è alto per me ma essendo la prima non mi importa, sono un maratoneta e sono fiero di averla fatto con le mie forze. Quello penso che conti più di tutto oggi. 
Questo è il punto di partenza per nuovi stimoli. Ho tanto da imparare sulla maratona e questa faccenda mi piace un sacco. Oggi a Venezia è nata in me una nuova passione: la maratona.


Dopo la gara


Ritrovo al più presto i miei e approfittiamo tutto il resto del giorno di Venezia. E' una giornata davvero fantastica e sono contento di passarla insieme a loro. Ho reso fiero tutta la mia famiglia e questo conta tanto.


Qualche statistica per ridere

prima mezza in 1 ora 32
seconda mezza in 2 ore 08....
kilometro più veloce 4'10
kilometro più lento 7'04
Fc media 165... molto bassa









7 commenti:

  1. Bravo Oliver! Ci vediamo presto! Mat da Trieste

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    1. Grazie Mat! La prossima pero' la faccio bene! A presto.

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  2. Hai reso fiero te stesso!
    Ed anche me...

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    1. Hai pienamente ragione Belinda! Grazie sei sempre super con me.

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  3. Capita.
    Purtroppo. Ma ti rifarai alla prossima

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Complimenti Olivier per non aver ceduto nel momento più difficile ed aver portato a termine la tua gara comunque con un ottimo risultato. La prossima andrà sicuramente meglio. ������

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